INTERVISTA AGLI EMERALD TABLE

Abbiamo raggiunto gli EMERALD TABLE band metal di Roma ed ecco una bella e lunga intervista

 

Ciao ragazzi ci raccontate un po la storia della band?

Ciao agli amici di Band Top! Mauro e Ubaldo eravano nello studio di registrazione privato diquest’ultimo a buttare e definire idee per un gruppo a cui partecipavano entrambi e che si sarebbe sciolto da li a poco. Arrivò l’idea di fare delle composizioni strumentali alle quali abbinare un video preso dal webe pubblicarle sui nostri profili per vedere la reazione del pubblico. La prima composizione è stata Blackwood che fa tutt’ora parte del nostro repertorio, anche se sostanzialmente diversa e riarrangiata, il video ebbe un successo che ci spinse a continuare a comporre. Nel frattempo inserivamo nella line up altri musicisti, come Pietro e Andrea che fanno parte dell’organico presente.
L’asticella si è alzata al momento che proponendo a John Macaluso (batterista di Malmsteen, Labrie, TNT, Jennifer Batten), che e’ nostro concittadino, di partecipare al nostro progetto come Special Guest Drummer, ha accettato di registrare le tracks di batteria per il nostro album. Nel frattempo la formazione si e’ completata con Ramona Festuccia alla voce e abbiamo ultimato l’album “Book of illusion’s fragments” che e’ tutt’ora inedito ma a breve lo pubblicheremo.
Nel frattemo abbiamo composto altri brani per un primo E.P. uscito ad ottobre di quest’anno che si chiama “Whispers across the Gardens“, Ramona ha lasciato la band per motivi personali e siamo riusciti a trovara la line up definitiva con l’arrivo di Giusy, Gianni e Bruno con i quali abbiamo iniziato l’attivita’ live e stiamo lavorando sui nuovi inediti.

Come nascono i vostri pezzi? chi è il songwriter della band?

I brani nascono principalmente dai riff e le composizioni di Ubaldo (chitarrista) ma anche da chi vuole proporre pezzi propri, per il repertorio sino all’E.P. tutti i testi sono stati redatti da Mauro, tranne tre pezzi di cui uno e’ autore Pietro (bassista) e gli altri due di Mauro con le linee di tastiera. Le composizioni si rifanno per ora a due temi, uno e’ la mitologia e l’altro sono temi ispirati all’immaginario gotico e decadente di fine ottocento inizi novecento, per le nuove composizioni c’e’ un terzo tema che va a innescarsi che e’ quello della tecnologia con elementi industrial sempre visti in ottica decadente.

Quali sono le vostre strategie per allargare la vostra fanbase?

La strategia principale e’ quella di espandere l’attivita’ live piu’ possibile e avere quanto piu’materiale media per creare contenuti social e raccontare efficacemente la nostra visione, abbiamo in progetto di creare diversi videoclip, altre strategie sono in via di definizione ma stiamocercando mezzi alternativi proattivi con la nostra musica per raggiungere l’obiettivo di partecipare a grossi festival europei inerenti al nostro genere come per esempio il Wave Gothic Treffen o il circuito Female fronted metal festivals.

Trovate difficoltà ad esibirvi?

Difficolta’ ad esibirci per ora non sapremmo darti una risposta esaustiva visto che abbiamo iniziato l’attivita’ live in ritardo sui palinsesti dei festival e dei locali per quest’anno, nonostante questo non ci aspettiamo porte spalancate sin da subito, visto anche il cono di bottiglia che ha creato la pandemia e che naturalmente ora tutti scalpitino per esibirsi. Tuttavia abbiamo obiettivi di medio-lungo periodo e preferiamo (anche consapevoli di non essere una band per tutti i palchi) puntare a eventi e contesti idonei alla nostra proposta. Comunque al momento sembra una “long way to the top…”, faremo del nostro meglio, su questo non ci piove!

Ci raccontate un evento particolare, un annedoto che vi è rimasto nel cuore?

Abbiamo girato un videoclip (di cui dobbiamo ultimare alcune scene) nell’ ex cimitero dove è stato girato il film “Della morte Dell’amore” e’ stato emozionante perche’ quel film e’ un tripudio di goticitá ed è talmente crepuscolare che lo sentiamo molto vicino alla nostra ispirazione.

Progetti futuri?

Per i progetti futuri abbiamo in vista le riprese del nostro nuovo singolo: Time of Decay, di cui saranno protagonisti tutti i membri della line up attuale e alla composizione hanno partecipato tutti, abbiamo definito la location e stiamo buttando giu’ lo storyboard, non ti spoileriamo nulla, ma ci sarà da divertirsi.

Che ne pensate del fatto che ci sia poco spazio per le band inedite? vi hanno mai rifiutato per questo motivo?

Non si tratta tanto di spazio, secondo me è più un discorso di appiattimento della curiosità da parte del pubblico, di una standardizzazione delle abitudini, spesso riscontriamo difficolta’ a far percepire anche ai nostri contatti piu’ prossimi quello che stiamo realizzando, senza sottovalutare il fatto che un pubblico medio ha sempre meno voglia di uscire la sera per sperimentare situazioni live inedite. Potremmo anche puntare il focus sulle scelte artistiche dei locali dove esibirsi ma questa e’ una discussione vecchia come il pentateuco e in fondo a una band come la nostra che ti stiamo cantando la devastazione del diluvio universale, mentre tu ti stai ingolfando la gola con un hamburger stracolmo di salse piccanti non ce ne puo’ fregare di meno. Meglio trovare un giusto contesto dove tutto il tuo concetto e ben esposto con l’atmosfera giusta e con un pubblico che ha voglia di respirare le sensazioni che vuoi trasmettergli. Quindi l’esibizione a tutti i costi… anche no!

Che ne pensate delle iniziative come BANDTOP.IT?

Al giorno d’oggi da soli non si va da nessuna parte, le collaborazioni sono linfa vitale, quindi ben vengano spazi di confronto e di esposizione nei quali crescere insieme e vi ringraziamo di averci invitati a farne parte.

PENSIERO LIBERO SULLA SITUAZIONE MUSICALE

E’ difficile al giorno d’oggi fotografare la situazione attuale, si e’ nel mezzo di una rivoluzione della fruizione della musica, questo crea incertezza perche’ non si hanno piu’ i mezzi per cementare la propria carriera su una produzione longeva e che funzionava da duecento anni, ma che in fondo rappresenta solo una piccola parte rispetto a tutta la storia della musica, l’unica caratteristica che secondo me va veramente conservata e tramandata e’ la dimensione della musica live sia perche’ e’ la forma piu’ intima e prorompente di condivisione col pubblico la propria idea. Siamo tuttavia contenti di un revival dei supporti come gli L.P. anche se troviamo nostalgica e inutile il ritorno alle cassette, che stiamo notando recentemente sui banchetti delle band che si esibiscono live. Ai posteri l’ardua sentenza se tutto questo ha avuto o no un senso.
Grazie ancora a Band Top per questa occasione

Ringrazio gli EMERALD TABLE per il tempo dedicatoci

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