INTERVISTA AD ALEX CALLIARI

Abbiamo raggiunto Alex Calliari giovane chitarrista ed ecco qui una  bella chiacchierata.
Ciao Alex, sei un chitarrista giovanissimo, ma con già un bel percorso musicale avviato, ci racconti il tuo primo incontro con la chitarra?
A casa di papà, vecchio rocker residuato bellico degli anni ’80, c’era sempre qualche chitarra in giro pronta all’uso. La sua ESP Serpent George Lynch signature  era la mia preferita. Fin da piccolo quindi ho vissuto giornalmente in un ambiente “musicale”.  Il mio primo amore sono stati gli Slayer, Hanneman e King mi hanno stregato con i loro riff crudi, violenti, veloci e tecnici. E’ stato amore al primo ascolto.

Da chi prendi ispirazione? le tue influenze musicali?

Eddie Van Halen, George Lynch, Paul Gilbert, Satriani…tutti i chitarristi degli anni ’80 che hanno fatto la storia di questo genere. Seguo anche le novità – un po’ in tutti i generi musicali – anche se devo dire che non c’è un chitarrista “moderno” che mi appassiona particolarmente.
Progetti futuri?  
Anche quest’anno parteciperò a qualche contest,  mi piace esibirmi dal vivo ma proponendo musica strumentale è difficile trovare opportunità, i contest sono un escamotage per andare in giro e farsi conoscere.
Ho già diverse song pronte quindi continuerò a pubblicarle sulle varie piattaforme. Mi piacerebbe portare un progetto con una band vera e propria ( in genere mi esibisco con delle basi) e magari completarlo con dei pezzi cantati ma, vivendo in un piccolo paese di provincia, non è così semplice trovare musicisti preparati ed appassionati del genere…ci sto lavorando !

Qual’è il tuo rapporto con i social? come ti promuovi?
Sono attivo un po’ su tutti i social: Instagram, Facebook, Tik Tok, YouTube. Ogni due mesi circa pubblico una song con relativo video sul tubo che cerco di promuovere. Ma anche gli eventi live, le novità che riguardano un po’ tutta la mia musica e dintorni. Ho anche un sito web, https://alexcalliari.altervista.org/, dove mi piace raccontare tutto quello che riguarda il mio mondo. Negli ultimi mesi Memento Maleficarum Promotion mi sta affiancando in questo.
Il tuo percorso didattico? Quante ore studi al giorno?
Papà mi ha dato le prime lezioni, poi sono passato ad un insegnante privato, Francesco Pinter e prossimamente incontrerò Alex De Rosso per qualche rock class. Didattica al giorno d’oggi sul web ne trovi parecchia comunque credo sia importante confrontarsi direttamente con dei professionisti che mi possono aiutare a progredire.

Prendo in mano la chitarra tutti i giorni:  ma può essere un’ ora come quattro, dipende anche dai miei impegni soprattutto scolastici.

Ti definisci uno “shredder”?

Non proprio, sto ancora sviluppando la mia tecnica e credo di avere ancora margini di miglioramento. Propongo sì dei pezzi inediti strumentali ma che sono delle vere e proprie canzoni da ascoltare: parti veloci e tecniche ma legate da una melodia che dia un senso, sia godibile. Non una semplice base per esibire la tecnica dedicata solo ai chitarristi, ma una canzone che possa piacere a tutti…un po’ come Satriani nell’intenzione, per carità non al suo livello!

PENSIERO LIBERO SUL PANORAMA MUSICALE ITALIANO

Nel mio vagabondare in giro per l’Italia per i vari contest ho visto musicisti di tutte le età, che propongono tutti i generi musicali, quindi direi che la passione è ancora molto viva. Il problema credo sia sempre quello: la cultura italiana vede la musica più come un hobby che come una vera e propria professione. E’ difficile quindi emergere e avere una considerazione a livello nazionale e, perché no, anche internazionale. I Maneskin che piaccia o no hanno forse aperto uno spiraglio… Vedremo
Ringrazio Alex per il tempo dedicatoci e gli auguriamo un futuro pieno di rock’n roll
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