Rieccoci qui con una bella intervista a ACCORDING TO JACK
Ciao raccontaci il tuo percorso musicale, il tuo approccio alla musica da quando risale?
Ciao e grazie per lo spazio concessomi, ti confesso che non ricordo precisamente come sia nata la mia passione per la musica, nè come o quando abbia preso in mano una chitarra per la prima volta, ricordo solo alcune tappe fondamentali. Ad esempio mi torna in mente come, da normale dodicenne, passassi i miei pomeriggi incollato a MTV, di come aspettassi con ansia che passassero l’ultimo video dei Green Day o dei Sum 41, di come queste band mi abbiano introdotto allo skatepunk “storico” e più underground, e abbiano fatto crescere in me il desiderio di diventare un musicista. Il problema al tempo era rappresentato dal fatto che quel tipo di musica piaceva solo a me tra i miei amici, per quanto ci vedessimo tutto il giorno tutti i giorni, dal punto di vista musicale ero fondamentalmente un outsider. Problema risolto con l’arrivo alle superiori e la conoscenza con altri ragazzi un po fuori di testa (liceo artistico capiamoci) che sono poi diventati la mia prima band. Da lì in poi ho suonato in vari gruppi, compresi gli Still No One che è quello attuale, per poi cominciare anche un percorso acustico da solista.

Influenze musicali?
Come detto in precedenza il mio primo contatto con la musica punk rock o più in generale strumentale è avvenuto tramite la televisione. Per quanto fosse comunque un buon periodo per il genere, facevo lo stesso fatica a reperire lì la musica che mi intressava, prima di poter sentire una canzone dei Linkin Park dovevo rimanere lì incollato a guardare per ore video di Kanye West che mugugna cose che non comprendo (non odiatemi fan di Kanye West), capisci che stavo diventando scemo. Per fortuna in quegli anni è diventato accessibile più o meno a chiunque YouTube, ed è proprio lì che tramite le band più grosse citate sopra ho scoperto tutta la sottocultura hardcore e skatepunk; gruppi come Bad Religion, Pennywise, Lagwagon, Good Riddance e NoFx sono tutt’ora la mia più grande fonte d’ispirazione. Se ti stai chiedendo in tutto questo cosa c’entra la musica acustica non lo so neanch’io, era solo il modo più facile e diretto per dire quello che avevo da dire.
Come trovi date per esibirti?
Prevalentemente passaparola, chiedo a più gente possibile se conoscono locali o persone che possano darmi una mano. Da questo punto di vista essere anche in una band mi da una grossa mano, inoltre i locali sono abbastanza propensi a dare spazio alla musica acustica, non essendoci problemi di volume troppo alto o genere non adatto alla clientela.

Che ne pensi del panorama musicale in italia?
Se parli della parte più mainstream non posso risponderti perché sono totalmente disinformato; posso parlarti di quello che io vivo in prima persona, cioè la scena punk rock locale. Come tutti sappiamo si fa fatica, le band trovano sempre meno spazio, i locali (e non è totalmente colpa loro) preferiscono fare serate con DJ set o cover band che possono portare un guadagno sicuro con la minima spesa. Nei miei colleghi vedo comunque tanta voglia, lo spirito non manca e tante nuove band sono veramente valide. Purtroppo il nostro è un genere che vive ed è sempre vissuto grazie all’energia dei ragazzi, dei giovani che hanno voglia di divertirsi e dire la loro; dico purtroppo perché oggi i ragazzi non ascoltano più punk rock e penso che la colpa sia anche nostra, perché siamo ancora troppo legati al passato e stiamo rendendo vecchio un genere che nasce invece come catalizzatore dell’entusiasmo e della rabbia giovanile.
Progetti futuri?
Al momento sono impegnato nella registrazione di qualche nuovo pezzo che raccoglierò penso in un EP. Sono super eccitato soprattutto perché il mondo della musica acustica per me è totalmente nuovo, è la prima volta che mi trovo in studio a registrare dei pezzi completamente da solo e devo dire che mi sento in qualche modo orgoglioso di questo; anche e soprattutto perché finalmente proporrò qualcosa di interamente mio senza cover o rivisitazioni.
Che ne pensi dei progetti web come BANDTOP?
Penso che qualunque cosa aiuti la musica emergente a farsi conoscere un po’ di più sia un’ottima cosa; non abbiamo molti strumenti e spesso neanche molti soldi a disposizione quindi l’aiuto reciproco diventa fondamentale in questi casi. Non posso fare altro che ringraziare chi mette a disposizione il suo tempo e la sua passione per questi progetti.
Ringrazio di cuore JACK per il tempo dedicatoci.