Con un enorme piacere ecco l’intervista a Enio Nicolini bassista e compositore italiano.
Ciao Enio è un enorme piacere averti qui. Volevo chiederti il tuo primo incontro
con il basso
Il piacere è reciproco e volentieri rispondo alle tue domande. Il mio primoincontro con il “basso” avvenne tanti anni fa e fu amore a prima vista, infatti nasco bassista, non sono un ex-chitarrista. Il fascino di quel suono mi coinvolse quando iniziai ad ascoltare dei giri di basso fantastici dei gruppi di quegli anni come i Cream nel brano “Badge” o “In-a-gadda- da-vida” degli Iron Butterfly o i virtuosismi del grandissimo Yako Pastorius per approdare alle band seminali Metal degli anni 80 come ad esempio : Led Zeppelin, Black Sabbath, Iron Maiden, Motorhead ecc…
Sei un volto noto nel panorama Metal, dopo le esperienze con Unreal Terror e
The Black ecco il tuo progetto The Otron, ce ne puoi parlare ?
Il progetto Otron come più volte ho detto, è la naturale evoluzione della mia attività solista. La sperimentazione dell’uso del basso in maniera diversa nelle composizioni (iniziata già negli anni 2000) approda oggi a questo progetto dove c’è una sorta di maturazione compositiva (anche se in direzione diversa dagli inizi) dove il basso è la sezione portante e melodica di tutti i brani. Il progetto
Otron comprende un percorso di tre lavori, difatti è una “Trilogia” . E’ un mio viaggio fatto in un mondo sci-fi che si apre con “Cyberstorm”, uscito nel 2019 per la Buil2Kill/Nadir record di Genova, dove ho esplorato questi mondi fantastici futuristici alle volte inquietanti. Nel secondo lavoro “Hellisch Mechanism” edito nel 2022 dalla romana Hellbones Records, ho affrontato le visioni distopiche di questi mondi e l’oppressione di algoritmi di potere sulle libertà individuali, sia fisiche che psicologiche. Nel terzo lavoro (che è in fase di registrazione e uscirà nella primavera del 2024) affronterò la ribellione e la ricerca di vie di fuga al sistema imposto da questi algoritmi. La formula degli Otron comprende : basso, batteria, voce e synth, elettronica. Con piacere cito i miei compagni attuali di viaggio che sono : Luciano Palermi (voce storica degli Unreal Terror), Gianluca Arcuri agli elementi di elettronica e Damiano Paoloni alla sezione ritmica. Voglio anche ricordare i musicisti che mi hanno accompagnato nel primo lavoro Otron”Cyberstorm” : alla voce Ben Spinazzola, alla batteria Sergio Ciccoli (Scala Mercalli) e Former Lee Wormer agli elementi di elettronica.
Come nascono i tuoi brani, ho ascoltato i tuoi lavori e trovo interessantissimo
l’uso del basso in “power chord, miscelato ad altre linee melodiche, come porti
questa situazione live ?
Tutti i brani nascono partendo dalle “linee melodiche” che creo con il mio basso che sono a supporto dei testi che scrivo in madre lingua (Luciano Palermi li traduce in lingua inglese e li adatta ai brani). Le linee melodiche create con il basso le realizzo usando una tecnica “power chord” poi in sede di registrazione
inerisco un’altra linea di basso suonata in maniera più convenzionale a supporto, ovviamente l’uso di effettistica (Fuzz, overdrive ecc. ) mi aiuta ad ottenere quel groove necessario a costruire il mio “Marchio di Fabbrica”. Dal vivo, oltre all’effettistica, suono i miei bassi , di solito con un Kramer (passivo
accordato in La+) e con uno Jackson (attivo accordato in sol+) facendo una sorte di mix delle due tecniche.
Le tue influenze musicali ?
Sono nato artisticamente con la musica degli anni 70 e come già detto mi piacevano i gruppi più sperimentali di quel periodo: Iron Batterfly, i Grund Funk Railroad, gli who, Jimi Hendrix, gli Hawkwind, i Black Widow ecc. Successivamente sono stato travolto dal movimento punk dei Sex Pistol, GBH Clash (grande bassista Paul Simonon pulito ma molto aggrssivo) fino ad arrivare alla NWOBHM che ha coinvolto tutti noi ragazzi di quegli anni. Sono un fan del grande Lemmy dei Motorhead (ho li ami o li odi…io li amo), non mi sono mai piaciuti i Kiss. Mi piace anche ascoltare musica sperimentale ,musica d’autore e anche musica classica
Quali sono i temi che affronti nei tuoi brani ?
Nei miei lavori solisti iniziati con il progetto Akron (due album Black Widow rec. Genova 1998-2003) favevo un gothic/doom, i testi del primo : “La Signora del Buio” affrontavo un viaggio introspettivo tra il bene e il male, mentre nel secondo :“Il Tempio di Ferro” narravo la storia dei Templari nella loro parte finale con la condanna a morte del Gran Maestro Jacques de Moules per ordine di Filippo il Bello. Nei lavori successivi Sloe Gin e il progetto con ospiti “Heavy Sharing” non mi sono occupato dei brani. Per le tematiche del progetto Otron riporto il lettore alla risposta N. 2
C’è un ricordo o un episodio che ha cambiato o stava per cambiare il tuo percorso musicale ?
Ricordo di un viaggio a Londra che feci con Luciano Palermi per promozionare il nostro primo disco “Heavy & Dangerous, uscito per la Bess rec. nel 1985. Eravamo attesi dal Patron dell’Agenzia “Unicorn” per un lancio importante negli Uk e programmare date a supporto. Il disco fu ascoltato, piacque molto e tornati in Italia fiduciosi e carichi, rimanemmo in attesa di una conferma che poi non arrivò mai. Una nota simpatica di quella giornata, feci una jam con i Chariot che avevano una sala prove nello stesso edificio dell’agenzia e fu molto divertente.
La tua formazione è iniziata a metà degli anni ‘70, hai vissuto tutta l’evoluzione del panorama musicale, che opinione hai della scena musicale Italia di oggi? dove bisognerebbe migliorare?
Non ho una ricetta specifica, penso che il mondo musicale e non solo, non è più lo stesso, ci sono dinamiche nuove e la tecnologia, il web soprattutto, hanno stravolto il modo di vivere la musica, di ascoltarla, di promuoverla ed anche l’economia stessa, che oggi gira su altre coordinate. Infatti il disco fisico perde sempre più mercato a favore di ascolti ed acquisti fatti in rete. Molte band degli anni 70/80 ma anche quelle più giovani, tornano insieme e vanno in tour, perché il tour rimane oggi una delle poche risorse economiche per chi vive di sola musica. Bisogna adeguarsi a questo nuovo scenario, capirne i meccanismi ma non diventare succubi di essi, specialmente e soprattutto noi “anziani ragazzi” che siamo nati con le promozioni epistolari, le fanzine e il telefono a gettoni. La propria storia nessuno può cancellarla ! Questa è una certezza, il presente e il futuro si affronteranno con serenità lavorando con passione ai propri progetti. Quello che mi dispiace un po’ di questo periodo storico, non è la tecnologia anzi, non sono i like od altre cose simili, ma la diminuzione di quell’Umanesimo che al tempo coniugò l’idea di “Fratellanza Metallica”
Progetti futuri ?
Mentre rispondo alle tue domande, sono impegnato con la registrazione del terzo Otron che come già detto chiuderà la trilogia e uscirà nella primavera del 2024 sempre su Hellbones Records di Roma. Il progetto Otron continuerà In futuro, toccando altre tematiche. Grazie ancora per avermi ospitato nelle vostre pagine ,un abbraccio a tutti quelli che leggono questa Intervista.
Keep on Metal
Enio
Ringrazio di cuore Enio per il tempo dedicatoci.